Athena sta riemergendo poco a poco, e con Lei i suoi tempi. L’ultimo, in ordine temporale, rinvenuto in Italia è proprio di questi giorni: nell’acropoli di Velia, in Campania, sono stati rinvenuti i resti di un arcaico tempio di Athena lungo almeno 18 metri ed ampio 7, con un Pavimento in terra battuta e tegole, nel quale sono stati rinvenuti anche frammenti di armi e armature che gli archeologi collegano a una scontro avvenuto nel VI sec. a.C., le armi si crede siano state consegnate al tempio come offerta alla Dea, a ringraziamento per la Aottenuta, in oltre sono state trovate numerose ceramiche dipinte, vasi con la scritta “IRE” (sacro) che ne fanno intendere un uso rituale. Le tracce del tempio ritrovate sono molto importanti perché posticipano la datazione dell’erezione del luogo di culto in quanto, prima di questa scoperta, si conosceva solo il tempio, sempre dedicato ad Atena, più recente di quasi un secolo.

Di scoperte archeologiche se ne stanno facendo molte in tempi recenti sul nostro territorio, soprattutto grazie ai nuovi scavi portati avanti dagli studiosi del Parco archeologico di Paestum e Velia e in tutta l’area limitrofa a Pompei, ma ogni volta è un’emozione trovare tracce di Dea non in terre lontane ed esotiche, dai nomi quasi impronunciabili, ma (quasi) dietro l’angolo. Mi ricorda che Lei è qui vicino a me, è viva ed è stata onorata e invocata da chi mi ha preceduto nello scorrere del tempo, magari da alcune mie stesse antenate, ed allora è ancora più importante continuare a onorarla, a invocare i suoi nomi e risacralizzare i suoi antichi luoghi di culto e crearne di nuovi.
Come Sacerdotessa ho sentito la chiamata a rimembrarla e farla rivivere con una sacralità assolutamente radicata al territorio, a spingere le sue radici sempre più in profondità, in me stessa in primis, nella terra e nella coscienza delle persone, perché le radici profonde, non solo permettono una vita forte e lunga all’albero sostenendone il peso e portandogli nutrimento, ma ancorano il suolo e lo proteggono dalle intemperie e dall’erosione. La Religione della Dea non solo ci ancora e nutre, ma permette anche la costruzione di una società florida e non sterile di sentimenti e vita.
Fonte: https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte antica/2022/02/scoperta-acropoli-velia-tempio-arcaico-atena/