Conoscendo la prima volta la Ruota dell’Anno così come è rappresentata dalla Wicca, inevitabilmente gran parte della mia pratica è stata influenzata dalle culture celte, in particolare mi affascinavano i Tuatha De Danann e la mitologia irlandese in generale con qualche strizzatina al mondo norreno, ma molto superficialmente devo ammettere; di tutto questo mi ha sempre colpito la matrice sciamanica che avevano in comune e che mi ha spinto anche a leggere qualcosa a proposito degli indiani d’america, più in particolare dei Sioux Oglala.
Poi ho incontrato, o meglio, mi ha tagliato la strada Atena con il suo enorme bagaglio di simbolismi e radici ben più profonde della Grecia Ellenica, quando ancora non era “figlia di Zeus”; con Lei ho intrapreso un cammino verso Dea e le sue mille sfaccettature, son tornata a prendere a piene mani dal bacino mediterraneo, ma scavando più in profondità arrivando fin alle società del Neolitico e Paleolitico grazie soprattutto all’opera della Gimbutas “Il Linguaggio della Dea”. Il mio bisogno di trovar le radici mi ha portato poi a riprendere in mano le leggende del luogo dove vivo e a trovarne archetipi, simboli e noccioli profondi per riuscire a eliminare un po’ delle aggiunte che son state apportate nei secoli e ritrovare il loro cuore pulsante. Non è certo facile, ma sarebbe meraviglioso riuscir a far tornare queste energie palpabili in questi boschi, torrenti, valli e montagne…credo che a forza di richiamarle si ridesteranno, ed infondo io ho sempre creduto nelle fate e nei geni degli alberi! ^_^
Andando a conoscere e ri-conoscere gli archetipi, si trovano moltissime similitudini tra le leggende dolomitiche e quelle celte, basti pensare che la città Belluno deve il suo nome alla fusione dei due termini Bel (brillante) e Donum (centro fortificato) di origine celta come la coppia divina Belano, Dio della Luce, e Belisma, Dea del Fuoco; ma non solo: alcune cime e laghi son collegate a divinità norrene quali Freya e Thor. Insomma, è come se io mi fossi allontanata da questi corpus mitologici, solo per poi riscoprirli più vicini a me. Riuscire a ricreare il sistema spirituale originario, con le sue credenze e luoghi sacri, è uno dei miei progetti, di materiale interessante ve ne è parecchio e aspetta solo di esser riletto con le giuste chiavi; certo dire che esso mi influenzi di già è molto prematuro in quanto sto appena iniziando a conoscerlo, ma spero col tempo di dargli sempre maggior consistenza e concretezza.