PaganChallenge 04: Your take on the Well of the Year

ruota-di-britannia

Hem… e qui si apre una nota dolente, o meglio l’incognita “che Ruota dell’Anno seguo?!” Onestamente non saprei ben rispondere in quanto ho iniziato celebrando i Sabba nella maniera più tradizionale wicca, il classico ciclo stagionale collegato a vari aspetti di Dio e Dea, ma da due anni seguo la tradizione di Glastonbury Goddess’s Temple inerente solo agli archetipi femminili, o, per meglio dire, dovrei seguire questa tradizione (di cui ho inserito l’immagine qui sopra), ma per quanto adori i quattro archetipi delle fasi della donna Vergine-Amate-Madre-Anziana legati ai quattro Sabba Maggiori, rispettivamente Imbolc-Beltane-Lughnasadh-Samhain, proprio non riesco a far pace con la loro collocazione degli elementi che son ruotati di 90° a sinistra per cui, giusto per far un esempio, a Litha è collegato il sud e si celebra la Madre dell’Acqua. Spiacente, ma non riesco proprio a farmelo piacere!  A questo schema, poi, stiamo lavorando per inserire le figure del folklore delle Dolomiti e questa ricerca mi sta permendo di scavar ancora più a fondo in questi archetipi e di coglierne la complessità, un esempio du tutte son le Anguane: mano a mano che vado avanti mi rendo conto di pensar a loro non come figure fantastiche o semidivine, non spiriti elementari o cose simili, ma una sorta di casta sacerdotale di un culto solare collegato anche a fonti sacre ed alla venerazione verso la montagna sacra, o, per meglio dire, le montagne sacre e le loro regine quali personificazione dello spirito della montagna o, meglio ancora, una sorta di gran sacerdotessa, per quanto il paragone possa essere alquanto fuorviante.

Tornando alla questione Sabba, la soluzione che ho deciso di attuare è molto semplice e, direi, anche eclettica: mantendo invariati gli archetipi della Dea, ma riposiziono gli elementi li sento corretti io e celebrando i Sabba Minori come feste solari così come son nati e come si manifestano, in fondo non è un caso se coincidono con equinozi e solstizi! Qualcuno potrebbe pensare che dedico quindi questi al Dio-Sole e gli altri alla Dea, ma non è così in quanto non credo nel collegamento indissolubile tra il principio maschile e il sole, in quanto non è così stretto come si sarebbe portati a pensare: moltissime culture hanno Dee Solari e personificazioni femminili per il nostro astro, così come ve ne sono di maschili per la luna; senza andar troppo lontano dalle nostre montagne, basti pensare a Merissana, regina delle anguane che esce dal Ru de ras Vergines (Torrente delle Vergini) nelle ore più calde del giorno, e ad Ey-De-Net, della saga dei Fanes il cui nome significa Occhio della notte, ossia la luna.

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